CAGLIARI. La nuova stazione dell'Arst di piazza Matteotti compie 42 giorni di (ri)apertura al pubblico. E quasi nulla è cambiato dall'inaugurazione: bagni chiusi, fili scoperti e panchine riciclate.
La nuova struttura dell'azienda di trasporti sarda doveva avere tutte le carte in regola: bagni nuovi, condizionatori, biglietterie automatiche e un design moderno. Insomma una sala d'attesa che in teoria avrebbe dovuto farsi perdonare i sette anni di chiusura e i tanti disagi che i pendolari lamentavano ogni giorno. Anche considerando gli 800mila euro spesi con i fondi regionali.
Le porte (automatiche) si sono aperte il 16 gennaio e per molti la sorpresa è stata amara: vecchie panchine "fissate" con fascette in plastica, toilette chiusa, pannelli informativi inesistenti. E ancora cavi scoperti e condizionatori "invisibili". Ma era solo il primo giorno.
Ora è passato più di un mese e nulla è cambiato a eccezione di pochi, pochissimi accorgimenti: le due postazioni di biglietteria automatica sono state spostate dalla vecchia sede a quella nuova, ma una non accetta carte di credito, mentre sulla seconda è affisso un cartello che avvisa il pubblico che la macchinetta è fuori servizio. Anche se nessuno lo vede e tutti continuano usarla. E funziona comunque. Ma forse l'avviso è stato lasciato in attesa che la macchina si guasti di nuovo.
I fili scoperti sulla parete di compensato rimangono, così come le vecchie panchine fissate (si fa per dire) con le fascette di plastica e le inferriate da cantiere in bella vista.
E il bagno? Quello che sarebbe dovuto essere il fiore all'occhiello della nuova sala d'attesa rimane nascosto da una porta automatica sempre chiusa, su cui la fotocellula è stata installata, ma mai attivata. E i pendolari si ritrovano ancora a dover usufruire dei bagni della McDonald o di quelli a pagamento della stazione dei treni.
A rendere meno confortevole la tappa, per molti obbligata, nella sala d'attesa ci sono i rumori dei lavori in corso dall'altra parte della parete di compensato. Lavori a cui ormai i pendolari si sono abituati negli scorsi anni.
Ma qualcosa di nuovo c'è nella stazione di piazza Matteotti. Nel piazzale di attesa degli autobus non si può più fumare. E secondo il regolamento affisso sulle pareti (con un po' di nastro adesivo) non si può rimanere nella stazione per più di 20 minuti antecedenti all'arrivo del bus. Dopo non è permesso. Sempre che si possa dimostrare (così viene specificato nell'avviso) di possedere il biglietto del pullman che si sta aspettando. Altrimenti si rischia di essere allontanati.
Non mancano nemmeno i fogli informativi sulle norme igieniche da adottare per prevenire il contagio del coronavirus. I dieci consigli si possono leggere nel piazzale vicino ai bidoni dell'immondizia, sotto i cartelloni pubblicitari vecchi di almeno 30 anni e i monitor che indicano gli orari delle corriere. Tutti guasti.