CAGLIARI. Non è un gioco. Non è una prova di abilità. Ma roba per imbecilli. E pericolosa. Si chiama #skullbreakerchallenge (tradotto: sfida rompi-cranio) la sfida che sta diventando virale tra gli adolescenti nel mondo social.
Funziona così: si tratta di coinvolgere un compagno di scuola o un amico inconsapevoli, in un salto sul posto; al fianco due complici che fanno finta di saltare ma che, al salto del loro amico, lo sgambettano facendolo cadere a terra, sulla schiena. Il tutto viene filmato da un terzo complice con il telefonino. I rischi sono moltissimi: lesioni agli arti, alla testa e alla colonna vertebrale.
"E ovviamente anche una denuncia all’autorità giudiziaria per le lesioni causate", spiegano dalla polizia di Stato, "È importante parlarne in famiglia, segnalando i potenziali rischi, anche penali, e facendo comprendere ai più giovani la gravità dell’emulazione e dell’accettazione di sfide che di divertente non hanno nulla. Se i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti la sfida segnalateli al portale della Polizia Postale".