Storie

"Non guadagno più: suicidarmi? No, lotto": Cagliari, l'amaro sfogo di un imprenditore

Enzo-Aldo-Marino

CAGLIARI. "Da mesi che non guadagno nulla pur di pagare i dipendenti. Chiudere i miei negozi, licenziare, fallire? Io voglio lottare.  Di sicuro non voglio suicidarmi.  Voglio dare lavoro. Voglio essere importante per questo Paese, voglio essere una risorsa". Enzo Aldo Marino è un imprenditore, titolare di alcune rivendite di un noto marchio di cuscini e materassi tra Cagliari e Quartu. La sua è una riflessione amara, amarissima, sulle condizioni nelle quale si trova, dopo vent'anni di attività, un uomo che con il sacrificio ha creato e dato lavoro. Strozzato. Compare la parola suicidio, nel suo ragionamento. Ma lui lo rifiuta. Ecco il suo pensiero. 

"Da più di 20 anni che ho queste attività, ne ho passate tante, è stata una gran fatica, ma è stato anche appassionante! Ho superato tanti ostacoli, Ho una normalissima automobile che mi serve per lavorare e una piccola casa che mi serve per viverci. È da mesi che non guadagno nulla pur di pagare i dipendenti! Nonostante tutta la mole di lavoro e di responsabilità non ho accumulato alcuna ricchezza, ho dato lavoro ,un servizio, ed ho dato un contributo allo Stato, Se calcolo tutto il lavoro svolto e il guadagno finale penso che un servizio migliore non si potesse dare se non in condizione di totale schiavitù! E forse è quello che vogliono, ed è la sensazione che ho ad oggi con queste regole e queste tasse impossibili da sopportare! Sono diventato uno schiavo che sopravvive e che è costretto a schiavizzare i suoi dipendenti per rimanere sul mercato, per essere competitivo e per non chiudere, per non morire...

Capisco la sensazione di quegli imprenditori che si sono suicidati, stanchi di quella vita senza più senso. C'è qualcosa di terribilmente marcio in questa società, labirinto di leggi e regole, talmente assurde e complesse che non so se la mia commercialista sia in grado, di districarsi! Ma sono costretto ad affidarmi a lei e non so neanche quanto sia responsabile di tutto quello che fa per mio conto! Se ci pensiamo è assurdo che dobbiamo pagare una persona per pagare. Detto questo a me sinceramente non interessa perdere tutto, anzi forse per me sarebbe una liberazione! Ma non lo trovo giusto, non ha senso! Chiudere i miei negozi, licenziare, fallire. Io voglio lottare ! Di sicuro non voglio suicidarmi! Voglio dare lavoro ! Voglio produrre essere parte del sistema e della società! Voglio essere importante per questo paese, voglio essere una risorsa! Voglio pagare le giuste tasse e voglio libertà e giustizia! Equità sociale! Per me Equitalia non vale niente! Per me conta la costituzione italiana e la dignità del suo popolo! Continuerò a lottare fino a che potrò farlo e allora poi, ma poi forse potrò morire e non sicuramente da suicida"