CHERNOBYL. Divorava ogni episodio della serie tv. Ma non era un semplice appassionato. Guardava "Chernobyl", la serie evento della Hbo, con le lacrime agli occhi. Il dolore che gli riportava alla mente era troppo. E alla fine si è suicidato, in piena depressione. L'uomo si chiamava Nagashibay Zhusupov, 61enne kazako che nel 1986 era stato uno tra i primi addetti alla dispersione delle radiazioni nucleari nel sito del disastro di Chernobyl, subito dopo l'esplosione.
L'uomo, una volta iniziata la visione della serie si sarebbe subito incupito, precipitando, puntata dopo puntata, nel vortice della depressione e alla fine si è gettato dalla finestra del quinto piano di un edificio in Kazakistan. Il telefilm avrebbe risvegliato in Zhusupov le sensazioni provate quando, dopo essersi recato sul luogo del disastro si era sentito imbrogliato e preso in giro dal governo russo.
Oltre a non ricevere nessun riconoscimento, il "liquidatore" si ritrovò senza abitazione, in quanto il governo negò a lui e alla sua famiglia persino una casa popolare. Zhusupov tentò anche una causa legale. Ma fu tutto inutile.