CAGLIARI. Ormai basta un post su Facebook, firmato da un utente qualunque, per far gridare allo scandalo. Anche se non c'è un minimo di fondamento. L'ultimo episodio in ordine di tempo, a Cagliari, è legato al presunto posizionamento di un autovelox nascosto da un pannello sulla 131 Dir, all'ingresso della città, poco prima della rotonda del Brotzu: "Nessuna segnalazione, una bastardata", arriva a definirlo l'autore del post che ha fatto il giro delle chat, "finirà come quello di Monserrato". Sul quale erano piovute fucilate.
Peccato che sia una bufala: l'apparecchio c'è, è vero. Ma, come fanno sapere dal Comando della polizia municipale di Cagliari, si tratta di un rilevatore di flussi veicolari". Nessuna sanzione, nessuna ripresa delle targhe, nessun rilevamento della velocità. Serve solo per contare il numero di veicoli in entrata a Cagliari: monitora il traffico e la sua intensità. Punto. E non è nemmeno stato installato dalla Municipale, bensì dalla Its Area vasta, una società della Città metropolitana che gestisce la piattaforma telematica sulla mobilità nel capoluogo e nell'hinterland.
"Attenzione, autovelox nascosto all'ingresso di Cagliari", ma è una bufala
- Redazione