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Stangata bollette Enel, pioggia di segnalazioni: "Consumo poco, pago moltissimo"

Bolletta-Gonfiata

CAGLIARI. Segnalazioni su segnalazioni. Ad aprile avevamo pubblicato la denuncia di un dirigente pubblico di Olbia che, furente, aveva pubblicato la sua bolletta dell'Enel: a fonte di un consumo effettivo di 9 euro di corrente si era visto chiedere il versamento di 80,68 euro (qui la notizia). Da allora sono state numerose le lamentele che gli utenti hanno inviato alla nostra redazione, dalla Sardegna ma non solo. Ne pubblichiamo una per tante. Arriva da Casale Monferrato, in Piemonte. K.G. ci ha inviato la sua bolletta: nel bimestre ha consumato appena 64 euro di energia elettrica ma dovrà versarne, entro il 27 maggio, oltre 176 euro. La differenza è di più di 110 euro. Certo, c'è il canone Rai obbligatorio, due rate per 18 euro complessivi. Ma anche al netto di questo restano oltre 90 euro da giustificare. 

A leggere la tabella sella società di fornitura gli esborsi ulteriori sono per "oneri di sistema" (oltre 41 euro) e "spese per il trasporto" (oltre 29). Aggiunta l'Iva, la costosa beffa è servita. 

Abbiamo interpellato Enel per avere una spiegazione. Ed ecco cosa ci è stato risposto: "Vogliamo fornire a tutti i lettori interessati alcuni importanti chiarimenti sulla presenza in bolletta di voci di costo che non dipendono dai consumi. In bolletta, oltre alle voci di spesa per l’energia, sono presenti anche alcune componenti ulteriori che sono applicate da tutte le società di vendita, in base ai valori fissati dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera). Tali voci servono a coprire i costi relativi alla gestione della rete di trasporto dell’energia e del contatore, che gli operatori devono sostenere indipendentemente del consumo del cliente, e a finanziare i cosiddetti oneri di sistema. Questi ultimi sono destinati ad attività di interesse generale, come ad esempio gli incentivi alle rinnovabili, e non rappresentano in alcun modo una remunerazione per gli operatori”.