Trinità e Wild Cat Hendrix (Continuavano a chiamarlo Trinità, 1971)
CAGLIARI. Non c'è bisogno di sondaggi o analisi statistiche. A qualunque genere sessuale apparteniate, qualunque religione professiate, età abbiate (salvo infanti in età di allattamento al seno), credo politico pratichiate, beh, avete visto (almeno una volta, s'intende) uno dei suoi film. O ne conoscete uno spezzone. I ceffoni a Wild Cat Hendrix nel saloon, dopo la partita di poker barata. La maxi rissa finale tra palloncini e cazzotti, innescata perché due si sono già arrabbiati a causa di una Dune Buggy mai restituita. Oppure quando fa finta di essere un povero zoppo che subisce la angherie di una banda di teppisti prima che questi, ça va sans dire, le prendano anche dal compare grosso e sordomuto (anche qui, per finta). Superfluo andare oltre, o citare titoli che da quasi 50 anni riempiono i palinsesti. Lui è Terence Hill, il suo partner Bud Spencer. Lui oggi compie 80 anni.
Sì, è nato a Venezia il 29 marzo del 1939, si chiama Mario Girotti, ha conosciuto Carlo Pedersoli (Bud Spencer) sul set di "Dio Perdona, io no...", dove è entrato per caso perché il titolare del ruolo si era rotto un piede mentre cercava di picchiare la fidanzata. L'aneddotica sarebbe infinita, le citazioni pure. L'internet è zeppo di informazioni. Ma per chi sa cosa voglia dire "frollocconi", o con la mente finisca nel west quando sente dire "Hey tu, elegantone", beh, le parole sono state sufficienti. Tanti auguri Terence Hill. Un mito.