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“Mia sorellina picchiata da due bulle alla festa di Carnevale”

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TEMPIO. Era uscita per festeggiare il giovedì grasso in compagnia delle coetanee in un locale. Poi le amiche si sono allontanate e la ragazza è rimasta sola per qualche minuto. È allora che le due bulle hanno agito: “Mia sorella è stata picchiata da due ragazze in mezzo al caos del locale”. È il racconto di G.S., che su Facebook pubblica le foto delle cartelle cliniche della sorellina quattordicenne, appena rincasata dall’ospedale. Sui documenti ospedalieri si legge: “trauma cranico”, “traumi da aggressione” e “attacco di panico”. “Ha chiesto aiuto ad alcune persone che conosceva perché era visibilmente spaventata - scrive ancora la sorella maggiore sul social - Preciso che nessuno è intervenuto. Le sono stati strappati i capelli e ha ricevuto diversi pugni in testa”. Un copione che sembra essere già noto alla famiglia: “Tengo a precisare anche che questo non è il primo episodio e che è già da qualche anno che mia sorella in primis, e noi familiari, viviamo questo incubo quotidianamente, si parte con fatti "innocenti" e si arriva a ritrovarsi al pronto soccorso di Giovedì Grasso anziché divertirsi come tutti gli altri”. Di seguito potete leggere il post per intero.

 

"Non sono solita scrivere le mie cose su Facebook, ma questa volta lo farò, forse potrebbe aiutare qualcuno nella stessa situazione.
È quasi mezzanotte ed è il 28 febbraio 2019 (sottolineo DUEMILADICIANNOVE). Sono di rientro dal pronto soccorso dopo aver passato, seppur indirettamente, uno stupendo giovedì grasso. Il referto in questione è di mia sorella, che ha 14 anni, e quest'anno ha deciso di passare il carnevale a Tempio e di andare al teatro durante il pomeriggio come tutti i suoi coetanei, con le sue amiche. Mentre ero a casa con mia madre, riceviamo una telefonata che ci intima di correre immediatamente sul posto perché mia sorella è stata picchiata da due ragazze. In mezzo al caos del locale, con la musica a palla, le luci colorate e qualche bicchiere di troppo, mia sorella è stata aggredita alla sprovvista in un momento in cui le sue amiche non erano con lei. Le sono stati strappati i capelli, ha ricevuto diversi pugni in testa ed è stata trascinata a terra dai capelli dove la sua testa e altre parti del corpo sono state ripetutamente sbattute sul pavimento. In seguito ha chiesto aiuto ad alcune persone che conosceva, perché era comprensibilmente spaventata. Preciso che nessuno è intervenuto, nessuno. Tengo a precisare anche che questo non è il primo episodio e che è già da qualche anno che mia sorella in primis, e noi familiari, viviamo questo incubo quotidianamente, si parte con fatti "innocenti" e si arriva a ritrovarsi al pronto soccorso di Giovedì Grasso anziché divertirsi come tutti gli altri.
È evidente che nella nostra zona ci sia un altissimo livello di disagio tra gli adolescenti. Scrivo questo post perché una delle poche cose che si possono fare (oltre ovviamente a prendere le adeguate misure), è prendere tutti coscienza di questo problema, perché riguarda tutta la nostra comunità. Insegniamo ed insegnate ai vostri figli innanzitutto il rispetto verso il prossimo e insegniamo ed insegnate ad intervenire in casi come questi e non solo. Insegnate con l'esempio. Imparate ed impariamo a metterci la faccia come sto facendo io, perché purtroppo nella maggior parte dei casi è la vittima a vergognarsi degli atti di ciò che subisce. Mettiamoci la faccia.
Buon carnevale a tutti. Non mi aspettavo che questo post girasse così tanto, ho deciso di pubblicarlo nella speranza di poter trasmettere un po' di coraggio in più a chi per un motivo per un altro, non riesce a parlarne. Mi sono accorta di aver commesso diversi errori grammaticali, i più pignoli mi scuseranno. L'ho scritto di getto.
Grazie di cuore a tutti per i messaggi ricevuti”