VERONA. Il Cagliari torna da Verona con un punto in saccoccia, dopo aver rischiato di essere travolto per il solito errore: gli avversari cercano di vincere, la squadra si spaventa e si abbassa. Il finale non è completamente negativo, qualcosa si è visto. La nota positiva, oltre a un po' di grinta vista soprattutto nella seconda metà del primo tempo, è che non prende nemmeno un gol. Ma non ne fa nemmeno.
Il primo tempo inizia con i padroni di casa che lo sono anche in campo. Al 5' arrivano tremendamente vicino a Radunovic, che difende la porta rossoblù al posto di Cragno in permesso familiare: faraoni la mette in mezzo, lo zampino di Caceres fa mancare per un soffio il tocco all'ex Simeone e a Caprari, la palla balla lì in mezzo all'area piccola fino alla spazzata di Ceppitelli. È l'occasione più chiara della frazione. E il Cagliari lentamente reagisce. I rossoblù escono e iniziano a creare gioco dal quarto d'ora in poi. Joao Pedro e Keita ci provano dalla distanza ma senza fare troppo male. I gialloblù pressano, i sardi cercando di farsi valere co le ripartenze, con un Nandez schierato più all'interno del solito.
Al 35' non sarebbe male un rosso contro il veronese Gunter, che al limite della sua area stende Grassi lanciato da Joao Pedro. Ma il cartellino è solo giallo.
Il Cagliari di Mazzarri c'è, prova a combattere. Ma le squadre vanno a riposo sullo 0-0.
Al rientro in campo ti aspetti due squadre che si scrutano e cercano di individuare il punto debole dell'avversario. Invece prima si beccano Nandez e l'ex compagno Simeone. Interviene l'arbitro. Poi nuove tensioni tra i due: Cholito da dietro su El Leon, al 50' scoppia il parapiglia. Mercenaro estrae il giallo per Simeone, ma anche per per Keita, Lazovic e Tudor.
Torna la calma, apparente. E inizia l'assalto a ondate del Verona. Occasione al 54' per Simeone, seguito da Barak tre minuti dopo con Radunovic che vola a togliere la girata dal sette. Al 67' ci pensa carboni di Tonarta a chiudere alla perfezione su faraoni proiettato verso la porta rossoblù. Un minuto dopo Dawidowicz prende il palo dopo un tocco rapido deviato da Joao Pedro.
Il Cagliari soffre le cariche gialloblù. Mazzarri decide di cambiare: Pavoletti per Keita e Marin per Dalbert. Poi il solito errore: i rossoblù si abbassano sempre di più. I tifosi vivono il consueto incubo. E anche Tudor cambia l'assetto in campo: Simeone lascia per Lasagna, entrano Bessa e Tameze per Veloso e Ilic.
La pressione dell'Hellas diventa continua. Mazzarri costretto a richiamare in panchina Grassi, sfinito e piegato dai crampi, che lascia spazio a Strootman. E la partita si trasforma in assalto: quello del Verona, col Cagliari a subire. E Radunovic compie un altro miracolo, su Lasagna, all'84'. Zappa prende il posto di Lykogiannis.
Inizia una fase confusionaria con occasioni da una parte dall'altra. Il Cagliari prova la proiezione offensiva, ma è l'Hellas che torna vicino alla porta rossoblù. Ed è ancora Radunovic a togliere la palla dai piedi di un pericoloso Lasagna. Alla fine le reti restano inviolate. Anche quella del Cagliari, dopo 15 partite che non succedeva.
LE FORMAZIONI INIZIALI
Hellas Verona: Montipò, Dawidowicz, Gunter, Ceccherini, Faraoni, Ilic, Veloso, Lazovic, Barak, Caprari, Simeone. A disposizione: Pandur, Berardi, Lasagna, Casale, Cancellieri, Ruegg, Magnani, Bessa, Sutalo, Ragusa, Tameze.
Cagliari: Radunovic, Caceres, Ceppitelli, Carboni, Lykogiannis, Bellanova, Grassi, Nandez, Dalbert, Keita Baldé, Joao Pedro. A disposizione: Aresti, D’Aniello, Altare, Zappa, Deiola, Marin, Oliva, Strootman, Pereiro, Pavoletti, Pereiro.
- Redazione