CAGLIARI. Il solito Joao Pedro ha alimentato le speranze, rispondendo alla rete di Zielinski. Ma è stata solo una fiammata nel buio pressoché totale nel quale il Cagliari di Di Francesco ha vagato per quasi 90 minuti, E alla fine ha dovuto affrontare la mole di gioco del Napoli in dieci, a seguito dell'espulsione di Lykogiannis per doppi ammonizione. Il risultato finale è di 1-4 (a segno di nuovo Zielinski, poi Lozano e Insigne) e risponde a ciò che si è visto in campo.
Certo, c'erano assenze importanti: Rog infortunato (con un Nandez spostato a sostituirlo, col risultato di trasformarlo in un fantasma), Nainggolan non ancora disponibile. Ma è il quadro generale, a preoccupare. Con la classifica che ne risulta: 14 punti, appena 3 sopra la zona rossa della retrocessione.
“Sicuramente la superiorità numerica ha avvantaggiato il Napoli, una squadra composta da palleggiatori di qualità che ha chiuso la partita", dice il mister Di Francesco alla fine. "Noi potevamo fare meglio nel primo tempo, nella ripresa siamo cresciuti, l'avevamo ripresa col pari di Joao ma abbiamo risentito del secondo gol arrivato subito dopo, specie dal punto di vista psicologico. Quindi è arrivata anche l'espulsione: tutta una serie di cose una dopo l'altra che non ci hanno aiutato. Non deve essere un alibi, gli episodi fanno parte del calcio, a volte girano a favore, altre no, ma è troppo facile sparare contro una squadra che resta in dieci contro undici nel finale, contro il miglior Napoli della stagione: fatalmente il giudizio complessivo è determinato dal punteggio”.