CALCIO. "Cagliari mi manca moltissimo, è la mia terra". Con un pizzico di nostalgia Massimo Cellino ripercorre le ultime tappe della sua carriera da dirigente di calcio in un'intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi. "A volte - racconta il patron del Brescia - quando sono distratto e sento alla radio qualcuno che dice “il presidente del Cagliari”, mi giro di scatto, credo che stia parlando di me. Non mi sono ancora abituato all’idea". Sul suo successore poche parole e non carinissime. "Non mi sento con Giulini: non si è comportato bene quando ho venduto la società".
Cellino parla anche della sua esperienza al Brescia. Partendo da un ex rossoblù, oggi tecnico che il "presidente mangia-allenatori" appena esonerato: "Suazo? Ha qualità e mi conosce: ho sbagliato però a chiamarlo, non aveva esperienza. E Allegri resta l'allenatore cui sono più legato: non l’ho mandato via anche se aveva fatto solo un punto in 6 partite".
Cellino si coccola il suo gioiellino Sandro Tonali, centrocampista diciottenne di belle speranze, fresco di convocazione in Nazionale: "Quanto vale Tonali? Non faccio cifre, sto cercando di proteggere un vero talento. Lui come Pirlo? Si assomigliano fisicamente, per il resto sono diversi. Mi ricorda O’Neill che dal Cagliari è poi passato alla Juve. Fabian ha avuto la carriera rovinata dall’alcol, Sandro è un 18enne con la testa da adulto".
La "saudade" di Cellino: "Cagliari mi manca moltissimo. Giulini? Non si è comportato bene"
- Redazione