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La testa di Pavoletti, un missile di Castro poi la (troppa) sofferenza: Cagliari-Chievo 2-1

CAGLIARI. Il Cagliari cercava conferme e ha trovato qualcosa di più. Ma quanta fatica negli ultimi quindici minuti.  Certo, il test con una squadra che in classifica è sotto lo zero (causa penalità) non può essere considerato decisivo, ma il 2-1 di oggi contro il Chievo alla Sardegna Arena è stato caratterizzato da un dominio sul campo al quale non è stata resa giustizia nel tabellino finale. Una vittoria tra le mura amiche che consolida l'impressione maturata dopo il pareggio al Franchi conto la Fiorentina: i rossoblù sono sempre più squadra. Per i primi due terzi del primo tempo in campo ci sono solo loro. Arriva solo un gol, quello di Pavoletti (che incorna ancora di testa), che dedica la rete al figlio. Il Chievo prova a tirare fuori la testa dalla propria metà campo, ma l'azione degli uomini di Giampiero Ventura non  è incisiva.

La sassata di Castro

Medesimo copione nel secondo tempo, illuminato al quattordicesimo da un lampo di Castro: Pavoletti appoggia, l'argentino tira una sassata da fuori area che si infila all'incrocio alla destra di Sorrentino. Al trentesimo si fa vedere anche Joao Pedro, che al volo manca di pochi centimetri lo specchio della porta.

Il gol di Stepinski

I ragazzi di Maran si rilassano troppo e Stepinski va in rete di testa su cross di De Paoli. Il Cagliari si copre, esce Barella e entra Dessena. Ma in campo si soffre troppo, in un match che doveva essere chiuso da tempo. Fino al 48', con i tre minuti di recupero concessi dal signor Piccinini.