Musica

A Transmission l'esordio del nuovo progetto di Alessandro e Ludovico Sebastian Muroni "Magnificat" a Palazzo Siotto

CAGLIARI.  Magnificat è il nome di un nuovo progetto intergenerazionale, nato dal fortissimo legame tra un padre e un figlio e dalla loro passione comune per la musica. Alessandro Muroni (pianoforte, voce, musiche, testi, arrangiamenti) ha un background sia musicale che letterario: è compositore, cantante e pianista del gruppo Charme de Caroline con cui ha pubblicato quattro dischi, e anche uno scrittore: per Arkadia Editore ha pubblicato “All’ombra della pensilina” (2017) e “Danzami fino alla fine dell’amore” (2021).  L’amore e la dedizione per la musica sono stati trasmessi anche a suo figlio Ludovico Sebastian Muroni, 17 anni, che si è invece orientato verso gli strumenti a fiato, in particolare è trombettista e cornista nel gruppo Charme de Caroline e nell’orchestra Moovie Brass del Conservatorio di Cagliari, oltre a suonare – nell’ambito di questo nuovo progetto – anche la diamonica.  

Abbiamo realizzato un’intervista in occasione del loro concerto d’esordio, dal titolo “Le foglie immobili”, che si è tenuto il 3 dicembre a Palazzo Siotto, che vi presentiamo insieme ad un estratto dello spettacolo costituito da tre canzoni: "Qualcuno", "Stelle perdute" e "L'amaro di ciò che lasci". Il terzo pezzo, che in realtà è quello che ha aperto lo spettacolo, è dedicato a Gavinuccio Canu, scomparso l’anno scorso, in memoria del quale l'associazione culturale a lui intitolata ha organizzato due memorial, di cui uno insieme a Bohemien Eventi alla Cueva Rock su cui abbiamo realizzato uno speciale.  (qui il link).

Le riprese di questo speciale sono di Fabrizio Massidda, che ringraziamo per la disponibilità e la cortesia.  

La produzione artistica del progetto Magnificat è costituita da canzoni evocative, intense, in cui il cantato e il piano di Alessandro si intrecciano con le armonie create da tromba, corno e diamonica da Ludovico Sebastian, creando un'atmosfera magica, quasi sospesa nel tempo. 

Dal comunicato redatto dagli stessi artisti: “Le foglie immobili è uno spettacolo musicale sul presente che scorre. Quando il nulla è qualcosa che non accade, se il mare si muove e il niente è quel nulla che è già accaduto, rimangono le foglie che immobili si somigliano sul ramo del tempo.”

Buona visione e buon ascolto.