Onirismo, ricordi d'infanzia e sperimentazioni free rock nel nuovo disco degli Uncle Faust
Nella nuova puntata di Transmission abbiamo incontrato in studio Fabio Cerina e Raffaele Pilia degli Uncle Faust. La band ha una storia molto peculiare: nasce nel 2008 come one-man band da un’idea di Fabio Cerina (già componente dei Plasma Expander e di altre formazioni come Bron Y Aur e Dondeur): doveva essere musica “da cameretta”, come ha raccontato Fabio, invece ha avuto un’evoluzione particolare, trasformandosi in duo, in quartetto e poi in trio.
Anche gli altri due componenti, come il fondatore, militano in diverse band: Raffaele Pilia nei Julia Ensemble e nei Pyramiden Project e Antonio Pinna nei Safir Nou e ne La TARC.
La band propone una formula che non è confinabile nell'ambito di un genere: si tratta di un free rock che lascia ampio spazio alla sperimentazione e all’impro, con influenze kraut rock, math rock, free jazz e molto altro.
Nel mese di luglio del 2020 la band ha dato alle stampe il suo primo album ufficiale, dal titolo omonimo, prodotto da Ticonzero e pubblicato dall’etichetta Wallace Records.
L'album è composto da 5 tracce dai titoli estrosi, che rimandano a sogni e ricordi d'infanzia, come raccontato dai due componenti nel corso dell’intervista. Un brano tratto dal’album, “Sugar Cables” è stato scelto per la realizzazione di un video diretto da Daniele Arca:
Il disco è stato pubblicato su CD e le copertine sono state realizzate in maniera artigianale, ovvero stampate a mano dagli stessi componenti della band, ed è disponibile anche in versione digitale sulla pagina Bandcamp degli Uncle Faust e su Spotify.
Questo lavoro è già stato oggetto di attenzione e recensioni lusinghiere da parte di riviste come Freak Out Magazine e Kathodik ed un pezzo è stato inserito in una playlist di Battiti a Radio 3.
La band si è esibita recentemente (Dicembre 2020) in una intensa performance nell’ambito del festival Signal Reload, organizzata da Ticonzero, che vi proponiamo qui sotto. Buona visione (e buon ascolto)!