TARANTO. Sale il vento. E Taranto viene ricoperta dalle polveri dell'Ilva. Un'immagine inquietante quello del wind day, come lo chiamano nella città pugliese che fa i conti con i veleni dell'industria. Le immagini sono choccanti. E sull'argomento interviene anche il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che ha congelato la concessione dello stabilimento e aperto un'indagine ministeriale.
"Vi sembra normale vivere in condizioni del genere?", attacca Di Maio, "È arrivato il tempo di sistemare questa faccenda e l’onere spetta a noi. Se siamo arrivati a dover gestire un disastro di queste proporzioni, soprattutto in termini di danni ambientali e per la salute dei cittadini, è perché le cose in passato sono state fatte in fretta e male. Spero che un giorno capiremo anche il perché. È necessario valutare tutte le criticità emerse anche dai rilievi dell’Anac, in particolare quelle relative alla legalità. Per questo abbiamo letto 23.000 pagine e per questo abbiamo già fatto partire gli accertamenti e vi terrò aggiornati come sempre. Il mio obbiettivo è prendere la decisione migliore possibile pensando all’occupazione, all’ambiente e alla salute dei cittadini, perché di questa renderò conto alla mia coscienza e ai cittadini".