ROMA. Potenziamento della legittima difesa, stop al business dei migranti, revisione delle sanzioni alla Russia, promozione del salario minimo e della parità di genere sul posto di lavoro, lotta ai privilegi della politica. Così nell'Aula di palazzo Madama Giuseppe Conte presenta ai senatori il programma del nascituro "governo del cambiamento" a trazione Lega-M5S. Un discorso programmatico a tutto campo lungo oltre un'ora che anticipa la discussione e del voto di fiducia, previsto in serata. Un discorso nel quale il primo ministro ribadisce il suo ruolo di avvocato difensore del popolo italiano e rilancia alcuni dei capisaldi del "contratto" giallo-verdeo
L'intervento completo del premier Conte al Senato
"Aumenteremo fondi, mezzi e dotazioni per garantire la sicurezza in ogni città e metteremo fine al business dell'immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà", annuncia strizzando l'occhio al Carroccio. "Taglieremo le pensioni e ai vitalizi dei parlamentari, dei consiglieri regionali e dei dipendenti degli organi costituzionali e aboliremo il conflitto d'interessi, un tarlo che mina il nostro sistema economico-sociale fin nelle sue radici", aggiunge dando voce ai cavalli di battaglia dei Cinque stelle. Tanti gli applausi e gli slanci di entusiasmo dagli scranni - prontamente stoppati dalla presidente del Senato Alberti Casellati - non pochi i mugugni di fronte all'ipotesi di apertura alla Russia.
Al termine dell'intervento Conte si sposterà a Montecitorio per consegnare il testo del discorso, e poi rientrerà a Palazzo Madama dove alle 14,30 avrà inizio il dibattito sulla fiducia che culminerà nel voto, previsto intorno alle 19,30.