ROMA. "Notizie giornalastristiche mi informano dell'apertura di un fascicolo di indagine aperto sul mio conto, presumo per vilipendio". Così Vittorio Di Battista, padre del pasionario del M5S Alessandro, commenta su Facebook la notizia dell'indagine a suo carico per "le offese al prestigio e all'onore del capo dello Stato" presenti, secondo la Procura di Roma, nel post Fb pubblicato lo scorso 23 maggio con il titolo "I dolori di mister allegria". Nel post incriminato - pubblicato nei giorni del duro braccio di ferro tra il Colle da un lato e Lega e M5S dall'altro per la formazione poi sfumata del governo giallo-verde - Di Battista senior accostava il Quirinale alla Bastiglia avvertendo il capo dello Stato: "Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni. Arricchirebbe di democrazia questo povero Paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate. Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature". Proprio in questa frase si ravviserebbero, secondo gli inquirenti, le minacce al presidente della Repubblica.
Ma Dibba padre non arretra di un passo e rilancia ironizzando: "Come tutti dicono, in questi casi, ho la massima fiducia nella Magistratura e la massima sfiducia nei confronti dei nostri "reggitori".Vi terrò al corrente ma sappiate che gli aranci non siciliani, mi causano bruciori di stomaco".