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Mattarella: "Ho fatto di tutto per un governo politico ma no a Savona. Elezioni? Rifletto"

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ROMA. "Nessuno può dire che ho bloccato il governo del cambiamento. Avevo fatto presente ai rappresentanti dei partiti che per alcuni ministeri avrei esercitato un'attenzione particolarmente alta. Questo pomeriggio Conte mi ha presentato le proposte per i decreti di nomina, che come dispone la Costituzione, io devo firmare. In questo caso il presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia, che non può subire imposizioni. Ho condiviso tutte le proposte tranne quella del ministro dell'Economia: questa scelta è un messaggio immediato di fiducia o di allarme. Ho chiesto un autorevole esponente politico della maggioranza, che non sia visto come sostenitore di una linea più volte manifestata che potrebbe provocare l'uscita del'Italia dall'Euro. A fronte della mia sollecitazione ho registrato con rammarico un rifiuto. L'incertezza della nostra posizione dell'euro ha posto in allarme investitori e risparmiatori". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla dopo che Giuseppe Conte ha rimesso l'incarico per la formazione del nuovo governo. E spiega perché la trattativa è naufragata. Lui voleva il leghista Giancarlo Giorgetti, ma Lega e Movimento 5 Stelle  hanno detto no. Mattarella ha aggiunto:  "Sono stato informato di richieste di alcune forze politiche di andare a elezioni ravvicinate: assumerò un'iniziativa nelle prossime ore".