LIVERPOOL. "Il mio gladiatore ha posato lo scudo e ha spiccato il volo alle 2.30". Così Thomas Evans annuncia nella notte la scomparsa del figlio Alfie, il bambino inglese di 23 mesi affetto da una grave e sconosciuta malattia neuro-degenerativa finito nelle ultime settimane al centro di una disputa fra la famiglia e la giustizia britannica.
Dopo che aver constatato l'impossibilità di curare il piccolo, il 23 aprile medici dell'Alder Hey Children's Hospital di Liverpool avevano chiesto e ottenuto dai giudici di poter staccare la spina al piccolo Alfie, ma i genitori Tom e Kate si erano opposti chiedendo alla Corte d'Appello londinese di poter portare il bimbo in Italia, al Bambin Gesù di Roma o al Gaslini di Genova. Ritenendo il trasferimento inutile date le condizioni del piccolo, la Corte aveva respinto il ricorso nonostante il Consiglio dei ministri italiano gli avesse concesso la cittadinanza per motivi umanitari. Inutili gli appelli di papa Francesco a tentare nuovi trattamento e la grande mobilitazione social: dopo quattro giorni senza respiratore il piccolo Alfie è morto.
Una vicenda, quella del piccolo Alfie che scatena roventi polemiche anche in Italia: "Non è la mia Europa quella che si accanisce contro una famiglia colpita dalla tragedia lacerante di un figlio gravemente malato - attacca su Facebook la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni - Non è la mia Europa quella nella quale i medici guardano più ai bilanci dell’azienda sanitaria che alla vita delle persone, quella nella quale i giudici si permettono di definire una vita 'inutile', quella nella quale burocrati e passanti hanno più diritto di una madre e di un padre a decidere cosa sia meglio per il loro bambino". Le fa eco su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini: "Perché non hanno permesso che venisse curato in Italia? Qualcuno aveva qualcosa da nascondere? Da papà e da politico provo rabbia e tristezza: mai più".
Buon viaggio piccolo e sfortunato Angioletto, un abbraccio ai coraggiosi mamma e papà.#Alfie
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 28 aprile 2018
Perché non hanno permesso che venisse curato in Italia? Qualcuno aveva qualcosa da nascondere?
Da papà e da politico provo rabbia e tristezza: mai più! pic.twitter.com/uL6WfAzWJo