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"Il M5S ha cambiato i programmi votati dagli iscritti": l'inchiesta che scuote la base del Movimento

Di-Maio---Grillo

ROMA. "La versione del programma elettorale attualmente disponibile sul sito del Movimento è completamente diversa da quella che c'era a febbraio". Fa rumore la denuncia pubblicata sul Foglio di oggi in cui Luciano Capone smaschera "la grande truffa" del M5S: "Qualcuno al vertice del partito, probabilmente Di Maio - si legge - con il placet di Casaleggio ha sostituito il programma votato dagli iscritti con un altro completamente differente". "I venti pdf che componevano il programma votato online - continua Capone - sono stati sostituiti da venti pdf diversi, a cui ne sono stati aggiunti quattro su temi mai proposti né votati su Rousseau". L'inchiesta del Foglio getta nuova benzina sul fuoco nella base del partito, entrata in polemica nei giorni scorsi con la presa di posizione filo-Nato del candidato premier Luigi Di Maio in relazione alla questione siriana.

Nel pomeriggio il Movimento rompe l'assordante silenzio con un comunicato pubblicato sul Blog delle Stelle e rilanciato sui social: "La vera truffa è proprio l'articolo che oggi ci accusa di aver modificato i punti programmatici subito dopo il voto delle elezioni politiche - spiega la nota - Il programma definitivo è stato pubblicato il 21 febbraio 2018, dopo un'ultima revisione dedicata all'impostazione grafica. Le versioni precedenti a quelle definitive, pubblicate il 21 febbraio 2018, erano chiaramente versioni provvisorie, sviluppate all'interno di gruppi di lavoro ad aprile dello scorso anno e che poi sono state oggetto di ulteriori modifiche, accogliendo proposte e istanze, fino alla stesura definitiva".

Piccole modifiche nella forma ma nessuna contraddizione nella sostanza, è la tesi del Movimento, che ribadisce il filo-atlantismo dei Cinque stelle: "Ci sono state solo piccole modifiche di forma, una cosa normalissima. Nessun cambiamento di sostanza. Accade così per tutti i programmi elettorali di tutte le forze politiche del mondo: c'è una prima bozza, poi nuove stesure e lavori di editing. Non c'è di cui stupirsi".