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Eredita tre miliardi di lire ma non può convertirli in euro: il paradosso del bancario

Lire-italiane

ROMA. Avere tre miliardi e non poterli spendere. A raccontare la "triste" storia, ambientata a Roma, il Corriere della Sera. Luigi C, di professione bancario, ha ritrovato tre miliardi di vecchie lire in una cassetta di sicurezza ereditata dal nonno - un imprenditore degli anni del boom edilizio - e conservata a sua insaputa in una banca di Lugano. Una cifra esorbitante di cui l'uomo non può disporre perché - come è noto - la lira è andata in pensione nel 2002 e i termini per la conversione in euro sono scaduti il 28 febbraio 2012. Così, dopo aver tentato invano di richiedere il cambio alla Banca d'Italia, il signor Luigi ha chiesto aiuto a un team di avvocati per cercare di riavere il suo milione e mezzo di euro: toccherà ora ai legali dimostrare che i 10 anni di moratoria previsti dalla legge vadano calcolati a decorrere non dall'entrata in vigore dell'euro (1 gennaio 2002) ma dalla scoperta dell'esistenza della somma, avvenuta nel luglio scorso alla morte del ricco parente.