CAGLIARI. Era stato espulso dalla Francia. Così era approdato in Italia. A Cagliari, per la precisione: qui il questore aveva emesso un altro ordine di espulsione nei suoi confronti. Othman Jridi, algerino di 22 anni ha rubato un'auto a Pompei, ha imboccato contromano una strada affollata di pedoni che arriva verso il santuario ma è andato a schiantarsi contro le fioriere antiterorrorismo. Il ragazzo ha tentato la fuga a piedi, ma è stato bloccato dai vigili urbani.
Nonostante l'ordine di espulsione emesso a Cagliari era rimasto nel nostro Paese quindi l'algerino che ha seminato il panico a Pompei. I reati che gli vengono contestati sono furto d'auto e dichiarazioni false a pubblico ufficiale. Perché altro non è riuscito fare. O non si è dimostrato che volesse fare altro. Tanto che la condanna che gli è stata comminata nel rito per direttissima è di soli due anni e mezzo di carcere. Meno di tre, quindi avrebbe potuto usufruire dei domiciliari. Ma il giudice di Torre Annunziata, accogliendo le richieste del pm, lo ha fatto portare in cella.
La condotta di Jridi è stata giudicata "estremamente pericolosa". Lui stesso ha ammesso di non essere in condizione di sapere perché avesse compiuto quel gesto se non per sentirsi più vicino ad Allah, il che gli sarebbe stato reso più facile dall’assunzione di un farmaco. Inoltre "l’arrestato nel corso dell’udienza ha continuamente emesso suoni labiali e recitato una litania araba in nome di Allah". Gli atti sono stati inviati alla Procura Antiterrorismo per gli approfondimenti del caso.