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Costi della politica, dopo il taxi Fico sacrifica lo stipendio da presidente della Camera

ROMA. Roberto Fico rinuncia allo stipendio da presidente della Camera. Dopo aver abbandonato il "borghese" e dispendioso taxi in favore del più "proletario" ed economico autobus per raggiungere la Camera dalla stazione Termini, il deputato M5S appena eletto sullo scranno più alto di Montecitorio prosegue sulla strada dei tagli alla spesa pubblica. Lo fa dando ancora una volta il buon esempio in prima persona.

"Ho deciso di rinunciare totalmente e con effetto immediato all'indennità di carica che mi spetterebbe come presidente della Camera dei deputati - scrive pubblicando su Facebook la lettera inoltrata agli uffici di competenza - il motivo è molto semplice. Sono convinto che il taglio ai costi della politica - che non significa taglio dei costi della democrazia - e il superamento definitivo dei privilegi debbano essere delle priorità di questa legislatura". Un risparmio che Fico quantifica in 280 mila euro in cinque anni: "Il mio è solo un piccolo esempio - conclude il presidente della Camera - credo che si debba partire da gesti come questo per rafforzare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini".