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MILANO. “La manifestazione del dissenso è irrilevante ai fini della configurazione della violenza sessuale”. Così recita oggi la Cassazione che, già nei mesi scorsi, aveva annullato l’assoluzione per un ex sindacalista accusato di molestie ai danni di un’ex hostess all’aeroporto di Malpensa.
I fatti risalgono al 2018. Inizialmente, l’uomo era stato assolto dal gup di Busto Arsizio – e successivamente dalla Corte di appello di Milano – per la presunta molestia sessuale in quanto “in 30 secondi (la vittima) poteva sottrarsi”. Sentenza che aveva suscitato grandi polemiche.
La Cassazione, quattro mesi fa, aveva disposto l’appello bis annullando l’assoluzione dell’ex sindacalista e, oggi, si pronuncia scrivendo come non esista “un modello di reazione o un modello di vittima”. L’incapacità di reazione della vittima, sempre secondo quando scritto dalla Cassazione, sarebbe dovuta al fenomeno del blocco emotivo o freezing, ovvero la paura e il frastornamento dati dall’imprevedibilità della situazione. La sorpresa di fronte all’abuso può essere tale da “superare la contraria volontà”, ponendo la vittima nella “impossibilità di difendersi”.
Ora si attende il processo di appello bis, da fissare in appello a Milano, che dovrà tenere conto delle nuove sentenze emesse oggi.