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Libia, arrestati tre miliziani dell'Isis per il sequestro e l'uccisione di Fausto Piano

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ROMA. Tre militanti dell'Isis sono stati arrestati in Libia per il sequestro dei quattro tecnici italiani della società Bonatti, rapiti a Sabrata nel luglio del 2015. Tra loro c'era anche Fausto Piano, di Capoterra, ucciso dopo otto mesi di prigionia insieme al suo collega Salvatore Failla, durante un conflitto a fuoco. Il pm Sergio Colaiocco e i carabinieri del Ros hanno accusato i tre cittadini libici di sequestro di persona per finalità di terrorismo, aggravato dalla morte dei due ostaggi.

I tre, l'autista Youssef Aldauody, il nipote Ahmed Dhawadi e il suo amico Ahmad Elsharo, già rinchiusi nel carcere di Tripoli per altri reati, hanno ammesso le proprie responsabilità, confessando di essere appartenenti all'Isis e di aver ideato e organizzato il rapimento per finanziare l'organizzazione. Gli altri due ostaggi, Calcagno e Pollicardo, che nel frattempo erano rimasti nella vecchia prigione in attesa di essere trasferiti, riuscirono alla fine a liberarsi da soli e a scappare.