COSENZA. "In riferimento alle notizie stampa circa un servizio di controllo del territorio di sabato scorso presso il quartiere San Vito'', la questura di Cosenza precisa che ''nell’ambito dell’attività effettuata, il personale dell’Ufficio Volanti ha ritenuto di identificare un cittadino che, assumendo una posizione ostile, rifiutava di declinare le proprie generalità".
È quanto si legge sulla nota della Questura che si riferisce al caso del giornalista cosentino Gabriele Carchidi, direttore della testata 'Iacchité', di cui è stato diffuso un video, diventato virale, nel quale si vedono tre agenti in presenza di una quarta poliziotta nell'atto di atterrarlo per poi bloccarlo.
L'ufficio diretto dal questore Giuseppe Cannizzaro tiene a ribadire che la resistenza opposta da Carchidi "ha reso necessario utilizzare le standardizzate procedure di contenimento per accompagnare il soggetto in Questura per completare l’accertamento".
Nella nota viene sottolineato, inoltre, che "tutti gli atti redatti dal personale operante, compreso il materiale video pubblicato dall’interessato, sono stati già trasmessi alla Procura della Repubblica per consentire una compiuta ed esaustiva ricostruzione dei fatti".
Gabriele Carchidi DENUNCIA! Fagli il culo a queste belve https://t.co/e4TXNTHlsS
— @VerdeVetriolo (@animalEURrescue) March 23, 2025