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MILANO. Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per le vicende legate al pandoro Balocco e alle uova di pasqua vendute per beneficenza. Il tribunale di Milano ha fissato la prima udienza per il 23 settembre.
Secondo la procura, le campagne commerciali pandoro "Balocco pink christmas, limited edition Chiara Ferragni" (Natale 2022) e uova di pasqua "Chiara Ferragni - sosteniamo i bambini delle fate" (Pasqua 2021 e 2022) avrebbero ingannato i consumatori. Molti acquirenti pensavano che il ricavato fosse destinato in beneficenza, ma la magistratura sostiene che Ferragni abbia guadagnato oltre 2 milioni di euro da queste operazioni, ottenendo anche un ritorno d’immagine.
In particolare, per la procura, l’operazione con Balocco avrebbe fatto credere ai clienti che, acquistando il pandoro speciale (venduto a 9,37 euro invece di 3,68), avrebbero finanziato una raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, Balocco aveva donato una somma fissa di 50mila euro, indipendentemente dalle vendite, mentre le società di Ferragni avrebbero incassato oltre un milione di euro per promuovere il prodotto.
Le testate giornalistiche nazionali riportano che Ferragni ha commentato il rinvio a giudizio dichiarando: "Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza".
I suoi avvocati, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, hanno ribadito che l’influencer non ha commesso alcun reato: "Siamo certi che l’innocenza della nostra assistita verrà dimostrata in giudizio. Riteniamo che questa vicenda non abbia rilevanza penale e che ogni questione sia già stata affrontata e risolta dall’Agcm".
Nel processo verranno ascoltati 27 testimoni, tra investigatori, membri dello staff delle aziende coinvolte e acquirenti dei prodotti. L’udienza predibattimentale potrebbe concludersi con un proscioglimento.