MILANO. Nel corso della trasmissione "La zanzara" su radio24 del 5 dicembre è stata letta una lettera scritta da Alessandro Impagnatiello, l'ex barman condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Tramontano, uccisa quando era incinta di sette mesi.
Nella lettera, Impagnatiello, che ha inviato la lettera al programma radiofonico, si scusa con Giulia e la sua famiglia, esprimendo il proprio dolore per l'atroce crimine commesso: "Le mie scuse a te, alla tua meravigliosa famiglia. Ogni momento della mia vita è dedicato a te. E così, anche ora, le prime parole sono solo per te, Giuliet, per la splendida ragazza che eri, che sei e che sarai".
La lettera, inviata dal fratello di Impagnatiello, Omar, è stata letta in diretta dal conduttore Giuseppe Cruciani, che ha spiegato che non avrebbe commentato il contenuto della lettera.
Oltre alle scuse, Impagnatiello ha espresso anche critiche nei confronti dei media e dei giudici, lamentando la gestione della sua vicenda giudiziaria e mediatica. «Vorrei essere l'ultimo caso mediatico», scrive, sottolineando come le udienze siano state programmate in date che, a suo dire, erano «appetibili per il pubblico». L'ex barman accusa i media di aver banalizzato la sua storia, notando che la condanna è arrivata proprio nel giorno in cui si celebra la lotta contro la violenza sulle donne.
In serata, la madre di Giulia, Loredana Femiano, ha risposto ricondividendo su Instagram una storia pubblicata dal giornalista Milo Infante che mostrava un topo, accompagnata dalla scritta: "Sei un miserabile. No, non la pantegana. Tu".