ROMA. "Non bisogna fare un altro partito ma lavorare per risollevare quello che c'è. Domani mi vado ad iscrivere al Partito democratico". Dopo il terremoto e le polemiche provocate dalle dimissioni a orologeria del segretario dem Matteo Renzi - seguite da quelle della governatrice friulana Debora Serracchiani - a tuffarsi nella mischia è il titolare dello Sviluppo economico Carlo Calenda che, con un tweet pubblicato nella notte, annuncia la propria discesa sul campo minato del Pd. Una decisione quella di Calenda - entrato spesso e volentieri in polemica con il segretario dem nel corso dei due anni del proprio mandato ministeriale - destinata a stravolgere e ridisegnare gli equilibri interni del partito.
Non bisogna fare un altro partito ma lavorare per risollevare quello che c'è. Domani mi vado ad iscrivere al @pdnetwork. https://t.co/5Jem2aDZfO
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 6 marzo 2018
Entusiasta la reazione del deputato uscente cagliaritano Marco Meloni, che lancia l'endorsement via Twitter: "L'iscrizione al Partito democratico di Carlo Calenda è una bella notizia - commenta Meloni, da sempre vicino all'ex premier Enrico Letta detronizzato da Matteo Renzi nel febbraio 2014 - Benvenuto".
L'iscrizione al @pdnetwork di @CarloCalenda è una bella notizia: benvenuto!
— Marco Meloni (@MarcoMeloni) 6 marzo 2018
Dopo la peggiore sconfitta di sempre le migliori energie democratiche si devono mobilitare per voltare pagina. #voltiamopagina #guardiamoavanti #energiedemocratiche https://t.co/9y9f1lDxPP
A salutare con ottimismo la decisione di Calenda anche il segretario regionale del Partito democratico Giuseppe Luigi Cucca: "Grazie Carlo - scrive il senatore dem - il Pd ha bisogno di persone come te che hanno lavorato bene per l'Italia e per la Sardegna".