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Omicidio Sharon Verzeni, il 31enne confessa: "Scelta a caso, nessun movente religioso o terroristico"

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BERGAMO. "Una volta identificato il signore in bicicletta ha reso prima spontanee dichiarazioni, poi una piena confessione". Così la procuratrice aggiunta di Bergamo, Rota, dopo il fermo di Moussa Sangare per l'omicidio di Sharon Verzeni (QUI LA NOTIZIA). Rota ha detto che è stato "trovato un coltello" che si ritiene l'arma del delitto e che Sharon "è stata scelta a caso dall'omicida che voleva uccidere".

"Nessun movente religioso o terroristico". L'accusa è di omicidio premeditato, aveva 4 coltelli. Forse prima di Sharon - secondo gli inquirenti - avrebbe 'puntato' 2 ragazzi: "Fatevi avanti", avrebbe detto. 

Secondo quanto si apprende Sangare in passato era stato denunciato dalla madre e dalla sorella per maltrattamenti.