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Azka, uccisa a 19 anni perché voleva essere libera: arrestato il padre pakistano

Azka-Riaz

RECANATI. Uccisa perché voleva essere più libera, non dipendere più da quelle tradizioni che le venivano imposte dalla sua famiglia pakistana. Azka Riaz, 19 anni, è morta per questo. Sotto accusa adesso c'è il padre, un muratore di 43 anni  che non tollerava lo stile di vita della figlia. L'avrebbe picchiata a morte e poi, per cercare di allontanare ogni sospetto da sé, ha simulato un incidente stradale. Il corpo della giovane era stato ritrovato sull'asfalto, sulla strada Sp 485 a Trodica di Morrovalle (Macerata) in parte investito da una vettura. Il medico legale intervenuto per una prima ricognizione ha rilevato lesioni non apparentemente compatibili con un investimento stradale. Da qui le indagini sul padre, scattate anche grazie a un'altra molla: l'uomo era accusato di maltrattamenti e la ragazza doveva essere sentita nei prossimi giorni. Non ce l'ha fatta, lui ha agito prima. Per stroncare la sua voglia di libertà. 

Una vicenda che ricorda quella di Hina Saalem: anche lei pakistana, viveva  a Sarezzo, nel Bresciano. Voleva vivere all'occidentale. Aveva 20 anni quando fu sgozzata dal padre.