Italia e mondo

Sale la tensione fra Libano e Israele, Tajani: "Chi può torni in Italia"

antonio-tajani

ROMA. "Invitiamo tutti gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza. Chi può tornare in Italia, lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese fin quando la situazione è così complicata".

Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in una conferenza stampa di FI. "Faremo tutto ciò che che serve per l'incolumità degli italiani che vivono in Libano", ha assicurato.

A Israele e Libano, Tajani ha detto che va rispettata la risoluzione Onu 1701 e che "interrompere la spirale di violenza è possibile e occorre farlo ora".

Intanto fonti libanesi affermano che Israele sta effettuando pesanti bombardamenti nella città di Houla, nel sud del Paese. Lo ripota il Times of Israel, che cita il sito di notizie palestinese Quds. L'attacco a Houla, che si trova a meno di un km dal confine con la Galilea, giunge mentre gran parte del Libano meridionale si prepara ad una rappresaglia israeliana per il lancio di razzi su un campo di calcio del Golan che sabato ha ucciso 12 ragazzi della comunità drusa. Nessun commento per ora da parte dell'esercito israeliano.

E Jaafar Husseini, il portavoce di Hezbollah, l'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese, ha minacciato Israele dicendo che intensificare i raid andrà a suo discapito. Secondo Jerusalem Post, che ha ripreso servizi di emittenti arabe, Husseini ha detto che "se l'entità sionista aumenterà l'intensità delle operazioni a Gaza e Libano, le nuove regole d'ingaggio non saranno a suo favore. Qualsiasi operazione israeliana non sarà nell'interesse del suo malvagio sponsor, gli Usa".

Lufthansa ha fermato i collegamenti con Beirut fino al 5 agosto, Air France ha interrotto i voli per Beirut nel mezzo delle voci su una possibile operazione israeliana in Libano. Bloccati per 48 ore anche i voli di Transavia.