TAORMINA. I fischi al ministro della Cultura Sangiuliano durante il festival di Taormina e la loro sostituzione con applausi finti sulla Rai sono diventati un caso destinato a far discutere. Nei video registrati da chi era presente all'evento si sentono forti i fischi che si sono levati dalla platea nel momento in cui ha preso la parola il ministro. La premiazione però è stata trasmessa anche da Rai1 e lì i fischi sono stati tagliati e sostituiti da applausi.

Con una nota la Rai ha cercato di spiegare l’accaduto: “In riferimento al presunto intervento sugli effetti sonori durante l’intervento del ministro della Cultura Sangiuliano – si legge – Rai precisa che il programma non è una produzione interna, ma è stato fornito dall’Associazione Taormina Book Festival, che lo ha realizzato, curandone ogni aspetto produttivo, senza alcun coinvolgimento di mezzi e personale Rai”.  

E il sindacato dei giornalisti della Rai attacca: “Con un comunicato stampa la Rai ancora una volta certifica il baratro in cui è finito il prodotto informativo del Servizio pubblico - si legge in una nota – Affidati in esterno, i contenuti che poi finiscono nei programmi informativi e nei tg della Rai non hanno alcun controllo editoriale da parte delle strutture giornalistiche. Per questo da anni chiediamo, inascoltati, di riportare dentro il perimetro Rai la produzione di immagini e dei prodotti di informazione”.

Sul fronte politico si sono già levate voci di accusa dall'opposizione, con il Pd che ha attaccato: “Quanto andato in onda è vergognoso, degno della televisione di stato di Kim Jong-un. Questa è la stampa di regime non quella contro cui si scontra ideologicamente ogni giorno la presidente del consiglio Meloni”.