Italia e mondo

Inchiesta Fanpage, Giorgia Meloni rompe il silenzio: "Infiltrarsi nei partiti? Metodo da regime"

giorgia-meloni-commenta-inchiesta

ROMA. “Chi ha sentimenti razzisti e antisemiti ha sbagliato casa: questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli d'Italia e su questo non accetto ambiguità. Però perché in 75 anni di storia repubblicana nessuno ha ritenuto di infiltrarsi in un partito politico e riprenderne segretamente le riunioni? È consentito da oggi? Perché in altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi". Giorgia Meloni rompe il silenzio sull'inchiesta di Fanpage, che ha mandato sotto copertura una giornalista all’interno della giovanile di Fratelli D’Italia, scoprendo razzismo, richiami al Ventennio e insulti antisemiti.

La presidente del Consiglio finora era rimasta in silenzio, ma a margine del Consiglio europeo a Bruxelles ha risposto ai giornalisti sul tema, dopo il terremoto scoppiato in Gioventù nazionale, con le dimissioni di Flaminia Pace e Elisa Segnini. "Da qui ad arrivare a quello che leggo, per cui qualcuno chiede lo scioglimento di un'intera organizzazione giovanile sulla base di fatti che riguardano alcune persone, penso che se la stessa inchiesta si facesse in tutte le organizzazioni giovanili dei partiti politici, noi non sappiamo cosa potrebbe uscire", ha dichiarato. "Prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico anche per come chiaramente la politica l'ha utilizzato. Quindi è uno strumento che sicuramente si potrà utilizzare come strumento politico. Che un domani un ragazzo sia spaventato dall’iscriversi al movimento giovanile di Fratelli d’Italia è o non è un condizionamento della democrazia?”.