PALERMO. "Qui tribunale di Palermo, pronto a prendere parola nell’aula bunker al processo che mi vede rischiare 15 anni di carcere per avere, da ministro dell’Interno, difeso la sicurezza e i confini del mio Paese. A testa alta, orgoglioso di quello che ho fatto". Così Matteo Salvini, vice premier e ministro delle Infrastrutture, commenta il processo Open Arms, pochi attimi prima di entrare nell'aula di tribunale.
"Con me nessun morto in mare", ha detto poco dopo a processo, imputato per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio. I fatti si riferiscono al 2019, quando Salvini era appunto ministro dell'Interno, e venne negato lo sbarco della ong spagnola Open Arms e dei suoi 147 migranti.