ROMA. "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci". Con queste parole, affidate al suo profilo Facebook, Guido Bertolaso commenta l'assoluzione nell'ambito del processo sugli appalti del G8 del 2009. Un verdetto arrivato questa mattina dopo otto anni di indagini e cinque di processo. Quattro le sentenze di condanna emesse dai giudici del tribunale di Roma: sei anni e sei mesi per corruzione e associazione a delinquere all'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, sei all'imprenditore Diego Anemone con gli stessi capi di imputazione, quattro anni e mezzo all'ex provveditore alle Opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis e quattro anni al generale in pensione della Guardia di finanza Francesco Pittorru.
Balducci e Rinaldi dovranno anche pagare una provvisionale di un milione di euro al ministero delle Infrastrutture, 50 mila euro a Cittadinanzattiva e 250 mila euro alla Presidenza del Consiglio. Tra le posizioni prescritte quella del fratello di Anemone, Diego, dell'ex funzionaria della Presidenza del Consiglio Maria Pia Forleo e l'ex commissario dei Mondiali di nuoto a Roma Claudio Rinaldi.
Il processo celebrato nell'ottava sezione penale del tribunale di Roma riguarda il "sistema gelatinoso" di tangenti relative alla gestione degli appalti per il G8 del 2009 in programma alla Maddalena (poi svoltosi a L'Aquila) e per la realizzazione di opere pubbliche in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia.