Italia e mondo

Attacco contro l'ospedale a Gaza, Israele e Hamas si accusano a vicenda

 gaza-ospedale

 

GAZA. Israele continua a negare la responsabilità dell'attacco all'ospedale a Gaza che avrebbe causato la morte di centinaia di civili, compresi diversi bambini, e pubblica la registrazione di una telefonata intercettata tra due presunti agenti di Hamas che discutono sul possibile ruolo del gruppo Jihad islamica nell'esplosione del 17 ottobre.

A colpire l'ospedale di Gaza City sarebbe stato - secondo l'esercito israeliano - un razzo palestinese uscito di traiettoria. "È stato sparato da un luogo vicini all'ospedale" e i danni non sono ricollegabili a un attacco aereo, "non ci sono crateri". "Video indipendenti mostrano il lancio fallito". 

Secondo alcune fonti gli account di Intelligence open source, come Project Owl che lavora anche per il New York Times, "ieri hanno raccolto le foto e i video, hanno verificato quelli autentici e sono arrivati ad alcune conclusioni: il cratere lasciato sull'asfalto dall'esplosivo, largo circa un metro, è compatibile con la testata di un razzo di Islamic Jihad - il gruppo islamista corresponsabile dell'attacco di sabato 7 ottobre assieme ad Hamas - e non con le tipologie di bombe che sta sganciando Israele su Gaza".

Soltanto accuse reciproche tra Hamas e Israele e al momento nessuna conferma. L'unica certezza è che intanto i bombardamenti di Israele su Gaza non si fermano, nonostante la tragedia umanitaria. 

L'organizzazione Save the Children ha reso noto che oltre mille bambini sono morti a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza negli ultimi 11 giorni. Il numero dei minori morti rappresenta circa un terzo del totale delle vittime dei raid aerei. Ogni 15 minuti a Gaza muore un bambino. 

Prima dell'attacco al'Al-alhi Arabi Baptist hospital di Gaza city, le strutture sanitarie erano considerate luoghi sicuri: “Quello che è successo è terribile perché quelle persone, tutte, sono civili. Sono fuggiti dalle loro case e hanno raggiunto un luogo che credevano sicuro: un ospedale, che secondo il diritto internazionale è un luogo sicuro", ha dichiarato ad Al-Jazeera Ziad Shehadah, medico e residente a Gaza. “Le persone hanno lasciato le loro case pensando che fossero più pericolose e in un minuto sono stati tutti uccisi in un ospedale. Il bilancio delle vittime in questo momento è più di 500, ma crediamo che il numero raggiungerà più di mille. È un massacro”.

Nei giorni scorsi il premier israeliano Benjamin Netanyahu compiendo una visita all'unità militare Sayeret Matkal nel sud di Israele ha annunciato che Gaza sarà colpita con "gran forza".

"Il combattimento sarà condotto con potente forza nei prossimi giorni", ha detto in conferenza stampa congiunta a Tel Aviv con il cancelliere tedesco Olaf Scholz Netanyahu. Ha spiegato inoltre che i miliziani di "Hamas sono i nuovi nazisti. Hamas è l'Isis e in alcuni casi peggio dell'Isis".

Nel frattempo Hamas fa un appello "alla nazione islamica e a tutti gli uomini liberi del mondo" per organizzare "marce e dimostrazioni di grandi dimensioni in solidarietà con il nostro popolo". Così il portavoce Abdel Latif Kanua. Kanua è anche tornato ad accusare Israele dell'attacco all'ospedale al Ahli a Gaza City. Infine: "La situazione della resistenza è buona - ha affermato - Il popolo resiste nella propria terra e non si piegherà di fronte al nemico".