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Medio Oriente, Giorgia Meloni: "Sono preoccupata, bisogna evitare escalation"

GIORGIA-MELONI-ISRAELE-HAMAS

ROMA. "Confesso di essere abbastanza preoccupata dallo scenario. Bisogna evitare che il conflitto possa avere una escalation". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Maputo commentando la crisi in Medio Oriente.

"È una fase molto delicata in cui bisogna mantenere il più alto livello possibile di interlocuzioni con gli alleati e gli attori che possono essere coinvolti", ha proseguito la Meloni aggiungendo che "non c'è un livello particolare di allerta in Italia anche se è stata rafforzata la sicurezza".

Intanto Israele ha chiesto l'evacuazione di 1,1 milioni persone da Gaza e secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi si tratta di un ordine "orrendo". "Ciò porterà solo a livelli di miseria senza precedenti e spingerà ulteriormente la popolazione di Gaza verso l'abisso", ha detto il commissario dell'agenzia Philippe Lazzarini che ha aggiunto che più di 423mila persone sono state già sfollate e "la portata e la velocità della crisi sono agghiaccianti". 

L'agenzia Unrwa "ha trasferito centro operativo e staff internazionale a sud, per continuare le operazioni umanitarie e il sostegno ai rifugiati palestinesi", fanno sapere sui social scrivendo inoltre che il ricollocamento, notificato all'Onu che lo definisce "impossibile" e "devastante",  è "propaganda" israeliana per Hamas. 

 Dal canto suo Israele afferma: "Comprendiamo che l'evacuazione della popolazione richiederà tempo. Adesso stiamo verificando le cifre". Queste le parole con cui il portavoce militare, Daniel Hagari, ha commentato l'ordine impartito alla popolazione di Gaza di sportarsi subito a sud del Wadi Gaza, il fiume che divide la striscia.

A parere di Hagari potrebbero essere necessarie più di 48 ore per evacuare la popolazione civile dal nord del territorio della Striscia. Hagari ha detto anche che anche un numero elevato di israeliani ha lasciato le proprie case.