ROMA. Sta già facendo discutere il nuovo decreto-legge del Governo Meloni che introduce misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Il documento arriva dopo i fatti di Caivano e le ultime notizie di cronaca nera che vedono come protagonisti i più giovani.
Tra le decisioni contenute nel decreto c'è quella di disporre il carcere per i genitori che non mandano i propri figli a scuola. "Si introduce una nuova fattispecie di reato per i casi di elusione - rende noto Palazzo Chigi -. Nell’ipotesi di dispersione assoluta (il minore mai iscritto a scuola nonostante l’ammonimento), si introduce la pena fino a due anni di reclusione. Nel caso di abbandono scolastico (il minore che, pur iscritto, faccia un numero di assenze tale da eludere l’obbligo scolastico), la pena prevista è fino ad un anno di reclusione. Inoltre, i soggetti che violano l’obbligo perdono il diritto di percepire l’assegno di inclusione".
“Viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola - dice il ministro della Giustizia Carlo Nordio -. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”.