MILANO. È riapparso per la prima volta in pubblico dopo un mese di ricovero, con la voce affaticata e il viso provato, Silvio Berlusconi, ma "in giacca e camicia", come dice lui in un videomessaggio. L'occasione è la seconda giornata della convention di Forza Italia a Milano, in cui si mostra dopo tanto tempo ai suoi sostenitori e compagni di partito in un lungo discorso in cui confessa: "Al risveglio in ospedale mi sono chiesto... ma che ci faccio qui? La mia Marta (Fascina, ndr) mi ha risposto che avevo lavorato tanto, forse troppo". 

"I nostri avversari? Per loro essere di sinistra è una moda", dice Berlusconi, "Mi raccomando, andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere".

Nel videomessaggio dedicato al suo popolo azzurro Berlusconi ha voluto raccontare la storia della sua decisione presa nel 1993: "Tutto ebbe inizio quando i sondaggisti delle mie Tv in quel giugno del 1993 parteciparono ad una mia riunione e interrogati da me sulle elezioni che erano vicine, affermarono con sicurezza, “Vinceranno i Comunisti!”. “Solo lei, Presidente, può batterli perché lei col suo Milan è diventato il simbolo della vittoria”.