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Ferito da un proiettile l'inviato di Repubblica in Ucraina: morto il suo collaboratore

Corrado-Zunino

KHERSON. È stato ferito da un proiettile l’inviato di Repubblica, Corrado Zunino, a Kherson, in Ucraina: morto, invece, il suo collaboratore. 

L’inviato e il suo fixer sono stati vittime di un agguato da parte dei cecchini russi. A perdere la vita è Bogdan Bitik, che lascia moglie e figli. Zunino, invece, ferito alla spalla, è ricoverato all’ospedale civile di Kherson.

“Ci hanno colpito, ho visto Bogdan a terra, non si muoveva, ho strisciato fino a togliermi dalla fila del fuoco. Ho corso fino a quando non ho incrociato un'auto di un civile. Ero pieno di sangue, mi sono fatto portare fino all'ospedale di Kherson. Ho provato più volte a chiamare Bogdan, non rispondeva, era un mio grande amico, è una sofferenza atroce”, racconta il giornalista in telefonata ai colleghi di Repubblica.

"In viaggio da Kherson verso Odessa. Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto, all'inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press", si legge nel profilo Twitter di Zunino.

I due reporter lavoravano da tempo sul conflitto in Ucraina. Entrambi viaggiavano facendosi riconoscere come giornalisti, indossando un giubbotto antiproiettile con la scritta “press”.

Al momento risulta difficile recuperare il corpo di Bogdan a causa della presenza dei cecchini nella zona.