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Quando Maurizio Costanzo scampò all'attentato mafioso nel 1993

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ROMA. Maurizio Costanzo, scomparso oggi all’età di 84 anni, è stato uno dei più impegnati, nel mondo della tv, nella lotta alla mafia. Amico del giudice Giovanni Falcone, che ospitava spesso nelle sue trasmissioni, negli anni Novanta divenne lui stesso un bersaglio di Cosa Nostra. 

Il 14 maggio del 1993 a Roma accadde l’inaspettato. Erano le 21.37 e Costanzo era appena andato via dal Teatro Parioli dove aveva finito di registrare il suo Maurizio Costanzo Show. In auto, una Mercedes blu blindata, presa a noleggio quella mattina, c’erano con lui l’autista e la sua futura moglie Maria De Filippi.  All’improvviso, mentre stavano passando in via Fauro, una Fiat Uno imbottita di tritolo esplose. Per pochi secondi mancò l’auto di Costanzo e della De Filippi. Tutti e tre, autista compreso: rimasero illesi e poi si nascosero dietro a un portone. Ferite invece due guardie del corpo. Si salvarono perché il pulsante di innesco della bomba venne premuto in ritardo dagli attentatori. Nell’esplosione crollò il muro di una scuola e sei auto furono distrutte.