ROMA. Il “massiccio attacco tramite un ransomware già in circolazione” rilevato ieri dal Computer security incident response team Italia dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha fatto riaccendere i fari sul problema della sicurezza informatica in Italia. Oggi si è tenuto a Palazzo Chigi il vertice per fare un primo bilancio dei danni provocati dall'attacco hacker e alla riunione, durata oltre un'ora, erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la cybersicurezza, il direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni, e la direttrice del Dipartimento informazione e sicurezza, Elisabetta Belloni.
"Pur nella gravità dell'accaduto", si legge in una nota di Palazzo Chigi, "in Italia nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita".
“Nel corso delle prime attività ricognitive - si legge nella nota - compiute da ACN-Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, assieme alla Polizia Postale, non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile; è invece probabile l'azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un 'riscatto' ”.
L' attacco è avvenuto nel giorno in cui la rete Tim è andata in down lasciando milioni di utenti senza internet e provocando disservizi anche ai bancomat.