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Neonato morto soffocato, il papà: "La mamma aveva chiesto di portarlo al nido, ma le dissero no"

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ROMA. "La mia compagna era sfinita da 17 ore di travaglio, ha chiesto più volte che il piccolo fosse portato al nido per poter riposare qualche ora ma il personale le ha sempre detto di no". Sono le parole del papà del neonato morto soffocato in braccio alla mamma, mentre lo allattava, in una stanza del Pertini di Roma. Lo racconta in un'intervista a La Repubblica, in cui accusa il personale sanitario dell'ospedale.

L'allarme nel reparto è scattato quando un'infermiera durante il turno di notte entra nella stanza per un controllo di routine e vede il bimbo bianco: il piccolo è gelido, non respira più. I sanitari si precipitano ma non possono fare nulla per salvarlo. Aveva appena tre giorni. 

La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e ora la ricostruzione di quella terribile notte è affidata agli inquirenti e di come sia stata possibile una simile tragedia. Sono stati richiesti anche gli esami tossicologici sulla donna, che - stando a quanto riporta Repubblica oggi, citando fonti interne - sembrava intrappolata in un sonno innaturale e non sarebbe riuscita a svegliarsi neanche quando le è stato preso dalle braccia il piccolo ormai senza vita.