Sono passati undici anni da quel 13 gennaio del 2012, quando la Costa Concordia si inclinò fino ad affondare al largo dell'Isola del Giglio. Morirono 32 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio: la vittima più giovane aveva solo 5 anni, era la piccola Dayana Arlotti, in vacanza con il suo papà. Morì quella notte anche un sardo, Giovanni Masia, di Portoscuso: il signor Nino, come era conosciuto in paese, aveva 86 anni e quella era la sua prima crociera, insieme alla moglie Giuseppina Puddu di 83 anni, e il figlio Claudio con la moglie Sonia e i nipoti. Il suo corpo fu trovato due giorni dopo il naufragio,
Francesco Schettino, condannato a 16 anni di reclusione, rimarrà in carcere: è di ieri la notizia che i giudici hanno detto no alla revisione del processo.