ROMA. "Non vogliamo abolire il bonus ai diciottenni per la cultura".
Arriva il chiarimento di Giorgia Meloni in un video sui social per il secondo appuntamento della sua rubrica '#gliappuntidigiorgia'.
"Non c'è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia", ha spiegato la premier. "Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe - aggiunge -.Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale, i giovani e la cultura".
La Meloni ha parlato anche dei pagamenti con il pos.
"C'è chi ci chiede perché non togliete le commissioni, diciamo che non possiamo farlo perché sarebbe incostituzionale. La moneta elettronica è privata, è un servizio offerto e lo Stato non può impedire a chi offre quel servizio di guadagnarci sopra una commissione. Probabilmente questa è la ragione per cui la Banca d'Italia fa le sue valutazioni sul tema dell'innalzamento del tetto al contante", ha proseguito.
"È stata anche una settimana di polemiche, di un clima a tratti non piacevole. Approfitto per rivolgere la mia solidarietà particolarmente al ministro Crosetto. Però, non siamo gente che si fa facilmente spaventare: abbiamo fatto le nostre scelte, difendiamo quelle scelte, andiamo avanti. Non c'è niente che ci possa fermare, che non siano ovviamente gli italiani e il loro consenso in libere e democratiche elezioni".