Italia e mondo

Reddito di cittadinanza, una domanda su quattro è irregolare: respinte 456mila pratiche nel 2022

inps

ROMA. Nei primi dieci mesi del 2022 sono state respinte 456.331 pratiche per il reddito di cittadinanza.  Questo il risultato dell'indagine Inps, che ha individuato diverse irregolarità su circa 1 milione e 290mila domande di Reddito di cittadinanza arrivate agli uffici. 

Le criticità individuate sono soprattutto per mancanza del requisito della residenza in Italia, oppure per false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare.

Quando i sistemi Inps rilevano domande che presentano gli indicatori di rischio appena citati, le istanze vengono immediatamente respinte dalla procedura che gestisce la misura, ovvero sospese nei casi in cui si rendano necessari ulteriori approfondimenti, comunque sempre in via preventiva rispetto al pagamento del beneficio.

Gli scenari di rischio elaborati e i relativi allarmi attivati dall’Istituto hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290mila a rischio: 240mila sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50mila sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.

Un altro scenario di rischio che l’Istituto sta da poco utilizzando, in stretta collaborazione con le forze dell’Ordine, è quello relativo all’eventuale titolarità di imprese e/o di qualifiche/cariche sociali da parte dei componenti il nucleo familiare richiedente il beneficio. Questa circostanza, infatti, seppure di per sé non incompatibile con la fruizione del beneficio, è ritenuta sintomatica di potenziali frodi comunque connesse alla fruizione del Reddito di Cittadinanza oppure ad irregolarità concernenti il settore delle aziende, quali, ad esempio, quelle dei “prestanome” nella titolarità delle stesse. Anche le domande riconducibili a tale scenario vengono intercettate e sottoposte ad ulteriori controlli.