MILANO. Bankitalia boccia la manovra del governo Meloni, dichiarando che le norme contenute sull'innalzamento del tetto per l'utilizzo del contante e sulla rimozione delle multe per gli esercenti che non consentono di utilizzare il Pos fino a 60 euro rischiano di entrare in contrasto con la modernità proposta dal Pnrr e di non favorire la lotta all'evasione fiscale e all'economia sommersa.
È tutto scritto nella deposizione alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato di Fabrizio Balassone, capo del servizio struttura economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia. "Alcune delle misure non connesse all'emergenza energetica presentano aspetti critici che la Banca d'Italia ha più volte segnalato anche in passato con riferimento a misure analoghe. La discrepanza di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi e all'interno di questi tra quelli sottoposti a regime forfettario ed esclusi, risulta accresciuta". Per questo "in un periodo di inflazione elevata la coesistenza di un regime a tassa piatta e uno soggetto a progressività come l'irperf comporta un'ulteriore penalizzazione per chi soggetto a quest'ultimo".
Balassone sostiene che l'ipotesi della soglia a 60 euro per il pagamento con il Pos rappresenterebbe un danno per il processo di digitalizzazione del Paese e di lotta all’evasione fiscale. E non rappresenta una forma di risparmio per i piccoli commercianti, come sostiene il primo ministro, perché, “anche il contante ha dei costi legati alla sicurezza”.