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Polemiche su Carlotta e la laurea da record, scontro social Lucarelli-Burioni

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MILANO. Duro botta e risposta tra la giornalista Selvaggia Lucarelli e il virologo Roberto Burioni sul caso di Carlotta Rossignoli, la studentessa 'da record', modella e influencer, laureata in medicina a soli 23 anni. Tutto è cominciato con la difesa della ragazza direttamente sui social, da parte del famoso medico. "Non ha avuto nessuno sconto e nessuna facilitazione", ha scritto Burioni, secondo cui "questo percorso è disponibile per tutti gli studenti dell'università, e non si capisce il clamore suscitato visto che io stesso, che ho impiegato i regolari cinque anni per fare il Classico, mi sono laureato all'Università Cattolica nel lontano 1987 a ventiquattro anni. Forse la mia fortuna è stata che allora non c'erano i social".

Il commento ha innescato diverse polemiche, che si sono aggiunte alle tante già in giro sul web. La giornalista Selvaggia Lucarelli, inoltre, ne ha scritto sul quotidiano 'Domani', in cui ha sollevato numerose perplessità sulla formazione della ragazza. Dubbi sollevati anche da alcuni studenti, che hanno inviato una richiesta di spiegazioni all'Ateneo. Dai giornali la questione è passata sui social. "Anziché fare questo endorsement imbarazzante – ha scritto Lucarelli a Burioni su Facebook – spieghi come si possano frequentare le lezioni di 5 e 6 anno insieme, richiedere la tesi in quarto, aver fatto il primo mese di tirocinio abilitante nel primo semestre del quinto e gli altri due nel secondo semestre. E ovviamente il tirocinio curricolare del quinto e sesto anno. Ah, ho chiesto il libretto dei tirocini della ragazza ma ovviamente l'università risponde che può fornirlo solo lei. Attendiamo trepidanti".

Non si è fatta attendere la risposta del virologo: "I processi li fanno i tribunali. Se qualcuno ha contezza di irregolarità le denunci, cosa che non è mai successo durante questi anni. Per il resto non abbiamo al San Raffaele l’abitudine di fare valutare tesi e tirocini ai giornalisti. Va bene con la democrazia ma non esageriamo". Lucarelli ha poi ribattuto: "Se vogliamo discutere i punti sono altri: uno è che per fare il medico ci vuole maturità e per acquisirla ci vuole vita vissuta e non esistono scorciatoie".

 

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