TEHERAN. "Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato". Inizia così il post pubblicato da Alberto Piperno, il padre della trentenne arrestata in Iran, dove sono in corso violente proteste per la morte di Mahsa Amini. La figlia Alessia non si faceva sentire da 4 giorni: aveva appena festeggiato il suo compleanno.
"Stamattina arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran", scrive il padre, "Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto".
"Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l’ Ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione. Ci dicono che si stanno muovendo".
I video condivisi su Instagram da Alessia Piperno a Teheran prima dell'arresto